I MAGHI DEI NUMERI

Espressioni, potenze, minimi comuni denominatori e tanto altro sono alla base degli incontri del laboratorio I Maghi dei numeri che si è tenuto dal maggio 2018 al luglio 2019. Grazie alla generosità di un donatore anonimo, Eletta Revelli è riuscita a strutturare un percorso culturale legato alla matematica. Non solo mero linguaggio di calcolo, questa disciplina apre le porte a numerose riflessioni: il suo idioma internazionale la rende perfetta per il coinvolgimento e la comunicazione tra etnie diverse. Un po’ come avviene anche fuori, la popolazione carceraria tende a raggruppasi per appartenenza: gli italiani con gli italiani, i sudamericani con i sudamericani, gli arabi con gli arabi e via dicendo. Il laboratorio di matematica, invece, ha accomunato tutti i partecipanti, indipendentemente dall’origine, attraverso la lingua comune delle operazioni e delle incognite, bypassando le incomprensioni dialettiche, focalizzandosi al contrario sulla condivisione e sull’aiuto reciproco nell’apprendimento delle regole e dei calcoli matematici.

La matematica è onestà intellettuale. Non si può barare. Se si vuole risolvere un problema o un’equazione, i principi e le norme alla base non si possono aggirare, vanno semplicemente appresi ed applicati.

Chi ha frequentato il laboratorio non era obbligato a farlo, al contrario era spinto dal desiderio di rispolverare vecchie conoscenze o di farne di nuove. E tutti hanno dimostrato una grande voglia di imparare e un impegno degno di merito.

La matematica è stata anche occasione perfetta per tenere esercitata la mente, in carcere quasi sempre invischiata in infinite attese burocratiche, per staccare la corrente concentrandosi e cimentandosi in giochi matematici. Un modo diverso e molto utile per far passare il tempo.

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