Illustrazione di FRANCESCO NATALI
Biografia - Nato a Lucca, ha frequentato l'Istituto d'Arte "Passaglia" e successivamente l'Accademia di Belle Arti di Carrara. I settori su cui gli piace lavorare sono le strip umoristiche, vignette di satira politica, illustrazioni e la creazione di personaggi.
Personaggi: nel 1992 ha inventato il personaggio Topounto che ha esordito sul mensile “Nilus” delle Edizioni Glenat, successivamente è stato pubblicato sulla agenda Smemoranda; l’altra sua strip “La Famiglia Megabyte” viene pubblicata tutti i mesi su FocusJunior e parla di una famiglia 2.0 di oggi, alle prese con la tecnologia, la vita e le sue conseguenze; nel mese di dicembre del 2019 è stata realizzata anche in cartone animato e è possibile vedere i primi episodi sul canale Youtube di ARF Animation; “Il dottor Spennapolli”, è una striscia che narra le giornate pazze di una clinica veterinaria, è apparso su diverse pubblicazioni e adesso sul giornale umoristico on-line Buduar. Tutti i mesi su “Il Vernacoliere” è pubblicata una sua pagina di vignette di attualità, dal titolo “Vacche magre”, sempre con questo titolo a dicembre 2018 è uscita una raccolta di 80 pagine pubblicata dalla associazione Labirinto dell’Immagine. Ha disegnato anche per: Cuore, L’Espresso, La Gazzetta dello Sport, Il Tirreno, Intrepido, Corriere Adriatico, Il Diavolo, L’unità, Il Corriere di Firenze, Linus, Paese Sera. Oltre alla attività di disegnatore si occupa di colorazione con Wacom e progettazione grafica.
Estratti dai commenti dei detenuti - edizione 2018 del progetto I Classici dentro e fuori il Bassone
Breve trama - clicca per accedere alla trama del libro.
"Una bella lettura quella de "Il visconte dimezzato”, mi ha dato modo di riflettere sul senso del bene e del male, ma, soprattutto, mi ha dato conferma che gli eccessi sono sempre sbagliati, in qualsiasi senso. Noi qua in carcere siamo come un po’ “dimezzati”, più dalla parte del male, ma proprio perché ci viviamo dentro, il male, percepiamo tanto il bene e la sua mancanza, che è inscindibile da qualsiasi “taglio netto”. Dimezzati perché ci manca quasi tutto dello scontato del fuori (…).
(…) Interessante il personaggio Pamela che non è la solita “principessa-tonta”, non accetta il ruolo passivamente perché è scaltra e smaliziata, anzi, proprio attraverso la sua idea si compie nell’amore la riunificazione delle due parti del visconte, che non segna il “vissero felici e contenti”, ma il vissero!
(…) Il bene e il male devono convivere per equilibrarsi, credo che la vera virtù sia nel mezzo, che è la giusta tensione sia per noi qua dentro che per voi fuori …”
(Cit. A.A. 2018).