E’ da sempre la nostra mascotte. Ci accompagna in tutte le fotografie perché fotografare in carcere è un’operazione complessa e noi preferiamo preservare la privacy dei detenuti. Il nostro Puffo, invece, adora farsi fotografare che sia tra le pagine o sulla copertina di un libro, in mezzo ai numeri, tra le parole o mentre si interroga sul senso della vita.